Decreto Sostegni 2021: ristori, tasse, cassa integrazione
Cosa prevede?
Aiuti e ristori per famiglie e settori in difficoltà, cancellazione delle cartelle esattoriali fra il 2000 ed il 2011, ristori per le imprese che hanno subito un calo di fatturato del 30%, aiuti per i lavoratori autonomi e stagionali.
Inoltre, è previsto il rinvio dei versamenti fiscali fino ad aprile, doppio binario per la proroga della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti. Stanziati euro 2,8 miliardi per il piano vaccinale e le cure anti - Covid.
Di seguito, circolare esplicativa della manovra a cura del dott. Antonio Zaccagni.
Aiuti alle Partite Iva:
Il sostegno, sotto forma di un contributo a fondo perduto non tassabile, è riconosciuto a condizione che il titolare di partita IVA abbia avuto un calo di volume d’affari di almeno il 30% nel 2020 rispetto al 2019.
In sostanza si dovrà procedere al confronto del volume d’affari del 2020 con quello del 2019 e verificare la riduzione del 30%. Accertato il calo nel 2020, occorrerà dividere i volumi d’affare per 12 ed applicare la seguente percentuale sulla differenza del calo:
• 60% per i fatturati 2019 fino a € 100.000;
• 50% fra € 100.001 e € 400.000;
• 40% fino ai fatturati 2019 di € 1.000.000;
• 30% fino ad € 5.000.000;
• 20% fino ad € 10.000.000.
Vediamo un semplice esempio per comprendere il complesso meccanismo:
Un bar ha avuto nel 2020 un volume di affari di € 30.000 e nel 2019 di € 80.000. Il calo di fatturato, pari ad € 50.000 (80.000-30.000) è pari al 62,5%, per cui avendo subito un calo superiore al 30% avrà diritto al sostegno. Il contributo è così calcolato: Fatturato medio mensile 2020, pari ad € 2.500 (30.000/12), fatturato medio mensile 2019 pari ad € 6.667 (80.000/12). Il calo di fatturato medio mensile è pari ad € 4.167,00 (6.667-2.500), per cui il sostegno che riceverà il bar sarà pari ad € 2.500,00 (ovvero il 60% di 4.167,00).
Una volta accertato il calo di fatturato di almeno il 30%, deve essere presentata istanza di sostegno, telematicamente, all’Agenzia delle Entrate ed i pagamenti dovrebbero partire dal giorno 8 aprile.
Stralcio delle cartelle esattoriali (Mini Condono)
Il Decreto, varato dal Governo Draghi, prevede lo stralcio delle cartelle esattoriali notificate dal 2000 al 2010, d’importo non superiore ad € 5.000 comprensivo di sanzioni ed interessi, e solo nel caso in cui il debitore abbia un reddito complessivo lordo nel 2019 non superiore ad € 30.000.
In buona sostanza le cartelle stralciate sono:
• Quelle notificate dal 2000 al 2010;
• Di importo non superiore ad € 5.000,00 comprensivo di sanzioni ed interessi;
• A condizione che il debitore nel 2019 abbia avuto un reddito complessivo lordo non superiore ad € 30.000;
• In ogni caso non saranno stralciate cartelle relative a multe stradali, i pagamenti per danni erariali, il recupero degli aiuti di Stato e l’IVA.
• La cancellazione sarà automatica
Sospensione di notifiche di cartelle esattoriali e relativi versamenti
Prevista una sospensione delle notifiche di nuove cartelle esattoriali fino al 30 aprile 2021.
Sono inoltre modificati i termini di pagamento delle cartelle sospese prevedendo uno slittamento dei versamenti dal 31 marzo 2021 al 31 maggio 2021.
Proroga per il versamento delle rate della Rottamazione - Ter
Per i contribuenti che si sono avvalsi della rottamazione-ter delle cartelle i pagamenti della rate non versate sono così rimodulate:
• Per le quattro rate del 2020 non versate ci sarà tempo per versarle entro il 31 luglio 2021;
• Le rate in scadenza nel 2021 potranno essere versate entro il 30 novembre 2021.
Sanatoria per gli avvisi bonari 2017 e 2018:
Prevista una definizione agevolata per tributi e contributi non pagati (o pagati in parte) relativi al 2017 ed al 2018 a seguito di controllo automatizzato (avviso bonario ai sensi dell’articolo 36-bis del DPR 600/73 e dell’articolo 54-bis del DPR 633/72).
In sintesi:
• Importi dovuti a seguito di avviso bonario ricevuto per gli anni 2017 e 2018;
• Possibilità di versamento del solo tributo senza sanzioni ed interessi;
• Per i soli titolari di partita IVA che hanno subito una diminuzione maggiore del 30% del volume d’affari dell’anno 2020 rispetto a quello del 2019;
• La proposta di definizione agevolata arriverà direttamente sulla PEC del contribuente.
Esonero dal versamento dei contributi previdenziali per autonomi e professionisti
È previsto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali dovuti per il 2021 da parte dei lavoratori autonomi e dai professionisti iscritti alla gestione separata INPS e alle Casse di Previdenza private, alle seguenti condizioni ed in attesa di un decreto attuativo:
• Aver avuto nel 2019 un reddito complessivo non superiore ad € 50.000;
• Aver
avuto nel 2020 una riduzione di reddito complessivo di almeno il 33% rispetto
al 2019.